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La Pizzica del Salento come il Blues

 

Nell’agosto del 2010, il Wall Street Journal ha proposto ai lettori un interessante articolo dedicato alla pizzica: si tratta del quotidiano internazionale pubblicato a New York (USA), con una media a livello mondiale di 2.012.000 copie giornaliere, che vede questa tipica danza salentina avere in comune delle cose col blues.

Spesso si pensa che il blues sia una lenta e triste musica ricca di desolate immagini di disperazione, quasi un lamento; invece il blues è un mezzo di espressione di sé, non solo delle pene della vita. E’ in quest’ottica che il blues viene accostato alla pizzica, la musica popolare originaria del Salento, praticata inizialmente dai popolani; essa è una danza simbolica che nel ritmo incalzante del tamburello, lascia intravedere tutta la passione personale delle persone.

 

Vedi anche: Pizzica del Salento come il Blues

Un’altra analogia tra pizzica e blues, vista dal Journal, è che le radici del blues sono da ricercare tra i canti e i suoni delle comunità degli schiavi nelle piantagioni degli stati meridionali degli USA; analogamente la pizzica inizialmente veniva vista nell’antichità come una forma di sfogo effervescente e piena di vitalità già in epoca pre-cristiana, soprattutto per la donna che viveva in una condizione di sottomissione.

 

Un ulteriore punto in comune tra blues e pizzica è l’origine resa quasi magica: un incontro a mezzanotte a un crocevia desolato, tra il chitarrista blues statunitense Johnson e un misterioso uomo che gli avrebbe concesso un ineguagliabile talento chitarristico in cambio della sua anima, narra la nascita del blues…in realtà forse Johnson aveva incontrato un misterioso bluesman che gli fece da maestro.

Analogamente la pizzica deve la sua origine ad una storia altrettanto magica: come esorcismo e come musica terapeutica per curare le “tarantolate” morse dal ragno tarantola. 

La tradizione della pizzica oggi non ha più le stesse motivazioni antropologiche della sua nascita, rappresentando la musica di tradizione e la cultura popolare del Salento, in chiave moderna, così come il blues oggi è stato riscoperto, valorizzato e riadattato come elemento di svago, divertimento ed intrattenimento per il pubblico moderno.