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L’Azerbaigian e la musica: passione tra passato presente e futuro

L’Azerbaigian, ultima frontiera d’Europa ai confini con l’Oriente come amano definire il loro paese gli azerbaigiani è da sempre culla di arti e non ultima la musica in tutte le sue declinazioni. C’è il Mugham, caratteristica e straordinaria melodia di genere folk, non a caso proclamato nel 2003 dall’UNESCO “ Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità“, che trova origine e fulgore nella Repubblica Ex Sovietica e che mescola in maniera struggente e bellissima poesia, voce e strumenti musicali tradizionali come il kamancha ( violino a quattro corde) , il tar ( strumento a corde simile ad un liuto) e il gaval ( tamburo).

Ma Azerbaigian forse con sorpresa di alcuni vuol dire anche jazz, si quella musica che sotto l’occupazione sovietica era proibita perché bollata come musica dei capitalisti, ha avuto da sempre terreno fertile soprattutto a Baku tanto che dal 2006 si svolge un importante festival internazionale di musica jazz che vede ogni anno le migliori stelle del panorama musicale di genere misurarsi in jam session e performance indimenticabili. E poi forse conosciuti al grande pubblico in quanto vincitori dell’ultimo contest dell’Eurovisione svoltosi in Germania lo scorso maggio c’è il duo azerbaigiano Ell&Niki al secolo Eldar e Nigar che con la loro canzone “Running Scared” hanno fatto sognare il loro paese e i milioni di telespettatori che ogni anno seguono questo prestigioso evento.