Terzo appuntamento con le esibizioni live di Etnafest 2010. Grande attesa per il concerto della band toscana che si terrà lunedì 9 agosto alle Ciminiere.
Musica sofisticata, accattivante, colta, a tratti enigmatica e anche un po’ snob; suoni ricercati, versi che alludono al cinema, alla poesia, alla filosofia. Uno stile inconfondibile e che fa tendenza, quello dei Baustelle, innovativo, tecnicamente impeccabile, poliedrico, fuori dagli schemi.
C’è chi li definisce i Rolling Stones nostrani o i Beatles senesi. Sta di fatto che, al di là di ogni etichetta, il gruppo indie-rock toscano rappresenta una delle realtà musicali alternative più importanti nel nostro panorama musicale, richiestissimo nei concerti e nei festival.
La voce piena e senza sbavature di Francesco Bianconi, leader della band nata negli anni Novanta a Montepulciano, accompagnato da Rachele Bastreghi – altra voce sensuale del gruppo, oltre che strumentista – e dalle chitarre di Claudio Brasini: questi sono i Baustelle, transitati in pochi anni da un’etichetta indipendente a una major, simbolo dell’“alternative” di nicchia che conquista.
Non è un caso se a 10 giorni dalla performance in programma per Etnafest 2010 – organizzata dalla Provincia regionale di Catania e voluta dal suo presidente Giuseppe Castiglione – si registri già il tutto esaurito: il sound introspettivo e raffinato dei Baustelle risuonerà nell’Anfiteatro delle Ciminiere di Catania lunedì 9 agosto, a partire dalle ore 21.00, nella terza serata del filone della musica live.
Gli spettatori, che con largo anticipo sono riusciti ad accaparrarsi i biglietti, potranno “assaporare” i pezzi del loro ultimo album, registrato in un casolare toscano: “I mistici dell’Occidente”: un titolo pomposo, preso in prestito dall’omonimo libro del saggista e filosofo Elèmire Zolla, che “tradisce” «il desiderio di fuggire dalla mediocrità, alla ricerca dell’essenziale – afferma Francesco Bianconi – come i mistici cristiani che non danno valore alla vita terrena». Un concetto vecchio ma rivoluzionario, come il sound di quest’ultimo disco «un po’ da armata Brancaleone», dove ai suoni di fischi, mortaretti e sirene si mescolano le sonorità quasi messicane degli spaghetti western e il folk italiano rivisitato in chiave new wave ed elettronica».
I Baustelle coloreranno le Ciminiere di atmosfere, allo stesso tempo retrò e alternative, facendole riecheggiare coi suoni eclettici delle nuove e vecchie canzoni che hanno segnato il successo della band. Questi gli ingredienti di una serata che certamente non deluderà le aspettative del pubblico.
Il programma completo degli eventi è scaricabile dal sito www.etnafest2010.it